Spoiler
elettrici disseminati in ogni logg..luogo
Nell'oscurità
di un futuro passato il mago desidera vedere. Un uomo canta una
canzone tra questo mondo e l'altro. Fuoco cammina con me.
Cito
le parole di MIKE. Perchè lo faccio? Semplice, perchè secondo me
queste parole sono un po' la chiave di lettura di Twin Peaks. Tutto,
a partire dalla serie classica alla terza, visionaria stagione,
appena terminata.
Si
è partiti con una serie dall'impianto apparentemente mystery , che
pian piano è finito per sfociare nella seconda stagione in un teso
crescendo all'insegna del weird, del soprannaturale.
Tra
nani ballerini, donne del mistero, incarnazioni umane di demoni,
possessioni...non si può dire che Lynch e Frost non si siano
sbizzarriti nell'immaginare cose strane, talvolta inquietanti o
divertenti.
Da
“Chi ha ucciso Laura Palmer?” Lynch e Frost han moltiplicato le
domande da porsi, domande che poi in questa ultima stagione sono
diventate tante.
Qualcuna
ha avuto risposta, altre sono rimaste incasellate nella mente di
Lynch e non avremo risposta, lui ci offre solo suggerimenti, immagini
a cui appellarsi. Vuole che ci costruiamo la nostra Twin Peaks,
rimarremo intrappolati nella Twin Peaks che desideriamo, così come
la ragazza da salvare è destinata a non poter esser salvata, che si
chiami Carrie Paige o Laura Palmer.
Dopo
essersi svegliato ed essere uscito dall'involucro Dougie, Dale Cooper
ha sì acquisito nuova consapevolezza ma si è anche avventurato in
una nuova possibile era di terrori e dubbi.
Laura,
la donna misteriosa, la ragazza che ha perso sé stessa per colpa del
demone BOB (e non solo, oramai l'abbiamo intuito), la reginetta della
scuola è cresciuta ma quando Dale fa per toglierla al suo destino
tragico, non fa altro che scombinare l'universo di Twin Peaks. La
città ma anche il modo di vedere di noi spettatori.
Ha
scombinato tutto, Lynch. Ci ha ingannati con stile, facendoci credere
di darci delle risposte ma allo stesso tempo ha aggiunto altri
misteri e inquietudini che mai ci sazieranno, in un loop come quello
a cui è probabilmente condannato anche il povero Dale, diventato una
sorta di novello Jeffries, perduto per aver tentato di trovare Judy.
Lei, il Male Profondo, altro che BOB. Altro che tulpa o doppelganger.
E
quell'urlo finale di Laura mi rimarrà più impresso mille volte di
più di Dale che fa a testate con lo specchio del bagno, chiedendo
beffardamente come stia Annie.
Serie
capolavoro, nella sua magnifica disturbante incompiutezza.
Vado
a rivedermi tutta la filmografia di questo geniale regista,
eternamente ribelle. Grazie, David. Anche per il tuo Gordon Cole,
ineccepibile.
E
se Kyle MacLachlan non vince niente mi arrabbio. Nei panni del solo Bad Cooper
spacca molto più di un Negan qualsiasi.
Laura
Dern una Diane magnetica e ambigua, Grace Zabriskie Nuova Regina del
Perturbante, sempre gradita Sheryl Lee nel suo ruolo chiave.
Già,
chiave, sì. Laura è la chiave, diceva la compianta Log Lady.
Bella rece per la terza stagione.
RispondiEliminaEnigmatica, onirica, ma anche "tutta qui", e in grande.
Lynch e Frost ci hanno detto tutto.
Moz-
Mi fa piacere il commento e anche che tu ti sia aggiunto ai "follower" :P
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