lunedì 4 settembre 2017

Twin Peaks è dentro di noi

Spoiler elettrici disseminati in ogni logg..luogo


Nell'oscurità di un futuro passato il mago desidera vedere. Un uomo canta una canzone tra questo mondo e l'altro. Fuoco cammina con me.

Cito le parole di MIKE. Perchè lo faccio? Semplice, perchè secondo me queste parole sono un po' la chiave di lettura di Twin Peaks. Tutto, a partire dalla serie classica alla terza, visionaria stagione, appena terminata.
Si è partiti con una serie dall'impianto apparentemente mystery , che pian piano è finito per sfociare nella seconda stagione in un teso crescendo all'insegna del weird, del soprannaturale.
Tra nani ballerini, donne del mistero, incarnazioni umane di demoni, possessioni...non si può dire che Lynch e Frost non si siano sbizzarriti nell'immaginare cose strane, talvolta inquietanti o divertenti.
Da “Chi ha ucciso Laura Palmer?” Lynch e Frost han moltiplicato le domande da porsi, domande che poi in questa ultima stagione sono diventate tante.
Qualcuna ha avuto risposta, altre sono rimaste incasellate nella mente di Lynch e non avremo risposta, lui ci offre solo suggerimenti, immagini a cui appellarsi. Vuole che ci costruiamo la nostra Twin Peaks, rimarremo intrappolati nella Twin Peaks che desideriamo, così come la ragazza da salvare è destinata a non poter esser salvata, che si chiami Carrie Paige o Laura Palmer.
Dopo essersi svegliato ed essere uscito dall'involucro Dougie, Dale Cooper ha sì acquisito nuova consapevolezza ma si è anche avventurato in una nuova possibile era di terrori e dubbi.
Laura, la donna misteriosa, la ragazza che ha perso sé stessa per colpa del demone BOB (e non solo, oramai l'abbiamo intuito), la reginetta della scuola è cresciuta ma quando Dale fa per toglierla al suo destino tragico, non fa altro che scombinare l'universo di Twin Peaks. La città ma anche il modo di vedere di noi spettatori.
Ha scombinato tutto, Lynch. Ci ha ingannati con stile, facendoci credere di darci delle risposte ma allo stesso tempo ha aggiunto altri misteri e inquietudini che mai ci sazieranno, in un loop come quello a cui è probabilmente condannato anche il povero Dale, diventato una sorta di novello Jeffries, perduto per aver tentato di trovare Judy. Lei, il Male Profondo, altro che BOB. Altro che tulpa o doppelganger.
E quell'urlo finale di Laura mi rimarrà più impresso mille volte di più di Dale che fa a testate con lo specchio del bagno, chiedendo beffardamente come stia Annie.
Serie capolavoro, nella sua magnifica disturbante incompiutezza.
Vado a rivedermi tutta la filmografia di questo geniale regista, eternamente ribelle. Grazie, David. Anche per il tuo Gordon Cole, ineccepibile.
E se Kyle MacLachlan non vince niente mi arrabbio. Nei panni del solo Bad Cooper spacca molto più di un Negan qualsiasi.
Laura Dern una Diane magnetica e ambigua, Grace Zabriskie Nuova Regina del Perturbante, sempre gradita Sheryl Lee nel suo ruolo chiave.
Già, chiave, sì. Laura è la chiave, diceva la compianta Log Lady.




2 commenti:

  1. Bella rece per la terza stagione.
    Enigmatica, onirica, ma anche "tutta qui", e in grande.
    Lynch e Frost ci hanno detto tutto.

    Moz-

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  2. Mi fa piacere il commento e anche che tu ti sia aggiunto ai "follower" :P

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