martedì 1 dicembre 2020

Castle Rock: Tra angoscia e ossessione (dicesi binge-watching)

Estatica visione. Non mi capitava dal 2008 di vedere una serie tv in così poco tempo. Erano i tempi delle mie prime scoperte televisive quando divoravo i dvd di Twin Peaks e a parte The walking dead esistono poche serie che mi hanno preso tanto. Fino a pochi giorni fa, quando mi son messo a vedere Castle Rock, serie-monstre, contenitore di mondi kinghiani. A dirla tutta, é uno dei maggiori compimenti del multiverso di Stephen King, almeno a mio parere. Si parte con gli eventi che ruotano attorno alla figura di Henry Deaver, avvocato che viene chiamato a occuparsi di un ritrovamento nella prigione di Shawshank: un ragazzo inquietante e poco loquace (Bill Skarsgård, il Pennywise di It di Muschietti) viene trovato in una gabbia nei sotterranei. Da qui le vicende che coinvolgeranno svariati personaggi, tra cui segnalo una grandissima Sissy Spacek e una Jane Levy piuttosto divertente/divertita. Non vi rovino altre sorprese ma la stagione in sè l'ho trovata molto ansiogena stile True Detective 1. Stagione 2. Siamo a Castle Rock ma per lo più coinvolgono a sto giro Salem's Lot o Jerusalem's Lot, come recita il titolo del primo succulento racconto alla HPL di King. Ci sono i Merrill, cioè Ace de "Il corpo" e del racconto "Nona"; c'è Reginald "Pop", interpretato da un ritrovato Tim Robbins, perfetto nel ruolo. Ma soprattutto c'è Lei, Annie Wilkes, che vediamo nelle fattezze di Lizzy Caplan, che sa riportare su schermo le nevrosi ma anche l'umanità di una donna a dir poco disturbata e disperata. Anche qui non dico altro ma mi limito a dire che il futuro incubo di Paul Sheldon dà tutto un altro ritmo e sapore alla serie, tanto che onestamente la vorrei rivedere con una vera e propria storia tutta per lei. Serie promossa, che vorrei vedere ancora e che soprattutto consiglio ai fedeli kinghiani ma non solo.

3 commenti:

  1. Caspita.
    Ma praticamente, visto l'uso dei personaggi di King, cosa c'entra il maestro con questa produzione?
    Sembra interessante, comunque...^^

    Moz-

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    Risposte
    1. Intervento tempestivo, il tuo! Grande xd
      Sì, questa serie mi rimarrà nel cuore, pur non essendo capolavoro assoluto ha uno stile particolare che lascia un segno. C'entra perché narrativamente non é prettamente kinghiano ma fa un uso eccellente dei suoi personaggi e di alcune vicende.

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    2. Yeah!
      Perfetto, mi hai incuriosito.
      Grazie!

      Moz-

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