sabato 26 agosto 2017

Visioni post-vacanziere

Oscillando tra l'indigestione che sto facendo di GITS: Stand Alone Complex e il nuovo Twin Peaks (di cui parlerò a fine serie), mi son fatto qualche recupero e nuovo acquisto, tra cui:

The Cube- Il cubo (Vincenzo Natali, 1997)

Lo volevo vedere da un po' e finalmente ne ho avuto l'occasione. Grande grandissimo film che restituisce atmosfere aliene, pur non parlando di extraterrestri o di grigi.
I sei personaggi sono tutti in parte e fanno la forza del film, l'ambiente in cui sono imprigionati è asettico quanto inquietante.
Impressionante , l'effetto che faranno, non solo le trappole disseminate nelle stanze ma più che altro il terrore e l'ansia. Specie su alcuni dei sei.
Io tifavo per la studentessa comunque.

The Salvation (Kristian Levring, 2014)

Western in cui Mads Mikkelsen parla pochissimo e glie girano tanto. Del resto ritrova moglie e figlio alla stazione e poi poco dopo gli vengono uccisi. Jon fa giustizia uccidendo i responsabili, ma uno di loro è il fratello di un pezzo grosso, Delarue (Jeffrey Dean Morgan che fa Negan ante litteram ed è meno antipatico però), che non solo darà filo da torcere al protagonista ma anche all'intera cittadina dove vive.
Bel film, memorabile anche Eva Green in un ruolo dolente.



Dead Season (Adam Deyoe, 2012)

Zombie movie nella media, ma che sa scoccare qualche freccia di originalità. Come in The Walking Dead, nessuna origin story per i sopravvissuti all'outbreak, una storia intimista ma fino ad un certo punto.
Protagonisti indiscussi un uomo e una donna che si incontrano e cercano di sopravvivere insieme, ma l'isola in cui si avventurano non è sicura come credevano.
Ecco, a differenza di TWD non c'è l'esasperazione della drammaticità e del tragico, quindi forse è più di scuola romeriana, sto film. Ottimi gli zombie e il trucco, pur calati in un contesto low budget.



Autopsy (André Øvredal, 2016)

La Jane Doe del titolo originale è destinata a sconvolgere le vite di chi esamina il suo corpo. Padre e figlio, un destino e un'attività in comune, non sanno che la ragazza morta avrà in serbo più di una sorpresa, man mano che sarà “aperta”: Niente male e chiusa decisamente da brivido, mi ha spaventato.



Resident Evil Vendetta (Takanori Tsujimoto, 2017)

Il terzo film in cgi dopo Degeneration e Damnation, probabilmente anche il migliore. Forse il più horror (Shimizu produttore qualcosa vorrà dire) e quello dalle musiche più sofisticate (Kenji Kawai, quello del GITS del '95). Bel cattivo, ottimo Chris anche se il solito muscolone con poca testa; niente male il villain. Che riporta al mio nick, ma non andrò oltre.
Ah, è anche il film più zombesco dei tre finora fatti.
Certo, mi chiedo cosa faranno ora che la saga videoludica ha cambiato un'altra volta registro. In modo inequivocabilmente horror.





Il tutto è stato accompagnato da una dolce re-visione, The Ring di Gore Verbinski (2002), che per me resta più horror dell'originale.
Del resto devo rivedere tutta la saga per poter rivedere decentemente Rings ed essere preparato per un bel post cumulativo per Samara. Che sennò la faccio arrabbiare!


4 commenti:

  1. "The Cube" è bellissimo hai fatto bene a recuperarlo, evita il sequel, toglie tutto il mistero.
    Sono contento ti sia piaciuto "The Salvation" non inventa niente ma fa tutto giusto soprattutto con gli attori giusti, così come "Autopsy" che fa il suo sporco lavoro ;-)

    "Dead Season" mi manca, grazie per la dritta. Cheers!

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  2. Molte grazie per il suggerimento sui sequel di The Cube. :D

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  3. Autopsy l'ho trovato un film pazzesco e inquietante, uno dei migliori che ho visto negli ultimi anni.

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  4. Sì nella sua semplicità colpisce decisamente!

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